Stargate Wiki
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Razza di Stargate
Replicatore
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Replicatori
Specie Replicatori
Pianeta Sconosciuto
Organo di governo Inizialmente da nessuno, successivamente da First, poi Fifth, poi Replicatore Carter
Alleanze Nessuna
Alleanze precedenti Dipendenti dagli Antichi e da Reese, in quanto furono loro a craerli
Prima apparizione Nemesis


I Replicatori sono una razza artificiale.

Storia[]

I Replicatori sono una razza, composta da androidi di forma insettoide muniti di straordinaria intelligenza artificiale. Il loro scopo è essenzialmente mangiare e riprodursi all'infinito, anche spazzando via intere civiltà, come hanno già fatto. Il materiale "mangiato" viene poi utilizzato per costruire nuovi replicatori: se nè deduce dunque che la qualità dipende dalla materia utilizzata.

Prime apparizioni[]

I Replicatori appaiono per la prima volta nella seconda terza stagione della serie, dove Thor, capo supremo della flotta Asgard, si trova in orbita attorno alla Terra, "rapisce" O'Neill, e gli spiega la situazione: gli Asgard sono in guerra da moltissimo tempo con i Replicatori, ma gli Asgard non riescono a vincere quasi mai poichè i Replicatori, abbordate le navi Asgard, nè assimilano la tecnologia, e spesso vanno anche oltre. La nave ammiraglia di Thor, denominata Beliksner, è stata invasa durante una battaglia contro i Replicatori: Thor cerca dunque di cercare aiuto dai Tau'ri, invano, e sapendo di condannare alla morte anche la Via Lattea portando là la sua nave. Tuttavia l'SG-1 riesce a far saltare in aria la nave Asgard e salvare Thor (un replicante soppravvive e si insedia in un sommergibile russo, dove inizia a riprodursi, ma presto vengono eliminati anche questi ultimi Replicanti). La Terra è dunque salva, ma gli Asgard sono costretti ad asseragliarsi sul loro pianeta capitale. Chiedono aiuto ai terrestri poichè la loro tecnologia avanzata è già conosciuta dai Replicatori, mentre quella terrestre, molto più indietro, è sconosciuta a loro. Riescono a salvarsi, distruggendo una flotta Replicante, grazie a una idea geniale di Samantha Carter.

La scoperta della loro storia[]

Tempo dopo, durante una normale esplorazione, l'SG-1 incappa in un pianeta disabitato dove vi è solo un androide (di forma umanoide) che è apparentemente solo. Decidono dunque di portarla sulla Terra per comprendere cosa accadde sul pianeta, in quanto erano sicuramente più avanzati dei Terrestri tecnologicamente. Si scopre che il Robot, copia di una donna, è purtroppo stato fabbricato male, avendo quindi una personalità da bambina, e non da donna adulta. Ogni volta che si arrabbia, è dotata di una straordinaria forza che costringe i Terrestri a metterla in isolamento. Daniel Jackson riesce a parlarle e farsi "volere bene", e il robot come regalo presenta una spiacevole sorpresa: un Replicatore. Se nè deduce che il pianeta è stato distrutto dai Replicanti in seguito a un capriccio di questo Robot, capace di creali e comandarli, ma sopratutto si capisce che è stata proprio questa androide a creare la micidiale razza distruttrice che flagella la Galassia degli Asgard. Gli umani, terrorizzati, decidono di farla eliminare, temendo un'invasione replicante. L'androide, dal canto suo, avendo paura di essere spenta nuovamente come era stato fatto millenni primi, decide di distruggere la Terra. Grazie a Daniel Jackson e Jack O'Neill gli umani riescono però ad ucciderla a fermare l'invasione prima che sia troppo tardi.

Il piano Asgard[]

Intanto nella Galassia degli Asgard i Replicatori vengono intrappolati in una bolla temporale dove il tempo scorre incredibilmente più lento. Non si sa come però i Replicatori riescono ad invertire il processo, riuscendo dunque ad evolversi velocissimi. L'SG1 viene incaricata dagli Asgard di andare a controllare la situazione e ristabilire il dispositivo temporale. Scoprono però che i Replicanti hanno raggiunto il massimo livello evolutivo: hanno raggiunto forma umana. Riescono a entrare nelle menti dell'SG-1, scoprire i pensieri e la conoscenza acquisita. Tuttavia l'esemplare 5 (Quinto o Fifth) viene considerato inferiore dagli altri poichè possiede sentimenti umani e può essere soggetto a condizionamenti dagli umani. Samantha Carter, facendo leva sulla fiducia di Fifth, riesce a ingannarlo facendoli credere che lui è migliore degli altri Replicatori e che se aiutava l'SG-1 a fuggire ed a ristabilire il dispositivo temporale sarebbe potuto venire con loro. Viene ingannanato, poichè il dispositivo temporale si riattiva come programmato dagli Asgard, ma Fifth rimane chiuso nella bolla. Prova una grandissima rabbia e un desiderio di vendetta.

Arrivo nella Via Lattea[]

Molto tempo dopo, gli Asgard, che vettovagliano la bolla temporale, si acorgono che i Replicatori sono riusciti a riconvertire il dispositivo temporale, e decidono dunque di far collassare la stella di quel Sistema Solare, creando un buco nero che elimini per sempre i Replicatori. Ma i Replicatori riescono a creare in tempo un'astronave ed anche a fuggire dal buco nero (cosa impossibile da comprendere, poichè la gravità esercitata da un buco nero è incredibilmente potente). Evadono dunque e tornano in libertà (Fifth ha preso il potere ed è l'uico capo ora),rapendo Samantha Carter e facendone una copia Replicante, molto più forti di prima. Reiniziano a devastare, ma stavolta scelgono un nuovo obiettivo molto più ricco di risorse: la Via Lattea. Intanto la Samantha Carter replicante uccide Fifthe nè prende il posto e comincia ad invadere la Via Lattea: sbarca nella stazione di sicurezza dove i Goa'uld tengono i loro summit per discutere ed elimina di persona tutti i Goa'uld presenti. Unici sopravissuti sono Ba'al e Anubis, che tentano di contrastare l'invasione con l'immensa flotta di Anubis. Ma è tutto inutile, le navi Goa'uld, nonostante la iniziale schiacciante superiorità numerica, vengono quasi tutte distrutte o conquistate dai Replicatori. I Tau'ri, insieme ai Jaffa, Tok'Ra, e all'aiuto di Ba'al riescono a modificare uno strumento degli Antichi usato per dare la vita nella Via Lattea; lo riprogrammano per eliminare i Replicanti, e ci riescono solo grazie all'aiuto di Daniel Jackson (asceso in precedenza ad Antico), che facendo accedere la replicante alla conoscenza Antica, la distrae e nè entra dentro, fermando i Replicatori momentaneamente e dando il tempo ai Terrestri di programmare e utilizzare l'arma, che disintegra i Replicatori rimasti, definitivamente.

Replicatori di Pegaso[]

Gli Antichi, durante la guerra contro i Wraith, al posto di costruire armi più potenti e grandi, costruirono armi più piccole e sofisticate: i Replicatori, composti da Kiron, nanomacchine che unendosi davano vita ppunto ai Replicatori, di forma umanoide. Tuttavia gli Antichi presto si accorsero che i Replicatori creavano più danni ai pianeti di quanto aiutassero in guerra. Oltremodo superarono tecnologicamente gli Antichi stessi, spaventandoli: i creatori decisero dunque di eliminarli là dove li avevano crearli, ad Asura, inviando una squadra di navi Aurora. Va ricordato che ovviamente gli Antichi inscrissero un codice per evitare che i replicatori potessero attaccare o ribellarsi ai propri creatori, codice che i replicanti riuscirono a bypassare.

Asura

Visuale Di Asura

La rinascita e l'incontro con i Terrestri[]

I Replicatori possono rinascere completamente anche con poche delle loro cellule elettroniche attive, cosa che accadde, e gli Antichi tralasciarono questo particolare. I Replicatori definirono se stessi Asuriani, essendo ormai totalmente independenti (gli Antichi erano partiti nella Via Lattea in seguito alla disfatta contro i Wraith).

Tempo dopo giunse sul loro pianeta una squadra di spedizione terrestre proveniente da Atlantide. Gli Asiriani si finsero una delle fazioni degli Antichi uscite dalla guerra che devastava la Galassia, ma dopo si mostrarono realmente imprigionando i Terrestri e leggendo nelle loro menti tutto ciò che sapevano. Decisero dunque di attaccare Atlantide e distruggerla, per vendicarsi di ciò che gli Antichi fecero millenni prima. Tuttavia anche in questo caso un replicante fu convinto a passare dalla parte dei terrestri ed aiutarli a dirottare gli Asuriani. Il replicatore fu scoperto, resettato ed attaccò il Comandante della Spedizione Terrestre nella Galassia di Pegaso, Elizabeth Weir, che fu infettata dalle naniti. Tentarono di prendere il possesso della sua coscienza, am lei riuscì a vincere in seguito a delle limitazioni degli esseri robotici. Rimasero inattivi nel suo corpo, fino a quando lei non decise, durante una missione su Asuria per recuperare degli ZPM, di riattivarli per potere inscrivere un codice a tutti i replicatori che li costringeva ad eliminare i Wraith, il vecchio scopo impartito dagli Antichi. Fu catturata inizialmente, ma poi riuscì a fuggire con altri replicatori che volevano raggiungere l'ascensione.

La distruzione[]

Dato che gli Asurani avevano come ordire combattere ad ogni modo i Wraith, inventarono una terribile strategia: eliminare la fonte di cibo dei Wraith, cioè gli umani, portando dunque ad una drastica decisione il comando di Atlantide. Si decise di eliminare una volta per tutto gli Asurani, e a tale scopo il dottor Rodney McKay costruì un replicatore (con funzionalità base, per poter essere tenuta sotto controllo) per ditrarre gli altri mentre lui sabotava il terminale degli ZPM (in modo da far collassare il pianeta) e una flotta composta di navi Terrestri, Wraith e dei Viaggiatori distraeva la flotta Asurana (colta totalmente di sorpresa). Riuscì a sopravvivere solamente la fazione dei Replicatori che volevano ascendere, capitanata da Elizabeth Weir, per nulla in contrasto con il resto della Galassia, in quanto cercavano di sopprimere la rabbia e la violenza impiantata dagli Antichi. Rimasero intrappolati in un limbo tra l'ascensione e la vita terrena, e vennero a chiedere aiuto ad Atlantis, per riavere dei corpi, cosa che accadde. Ma i Terrestri temevano un ritorno dei Replicanti, la storia gli aveva già inseganto cosa potevano fare in pochissimo tempo questi esseri robotici. Dunque li inviarono tutti in uno stargate in orbita su pianeta, in spazio aperto, dove loro non poterono soppravvivere. Con questo atto termina la storia riguardante i replicatori di Pegaso.

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